Matteo 19,14. Lasciate che i bambini vengano a me
a cura di: Marcello Isidori.
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Il dialogo di 50 minuti è serrato, senza tregua, rivelatore di una doppia confessione (di lei) e di successivi svelamenti sorprendenti e spiazzanti che danno allo spettacolo una svolta convincente ed appagante. I due attori in scena interpretano con trasporto crescente i due personaggi in armonia con la crescente tensione che aleggia in scena. La regia è completamente al servizio del testo, pur creando un doppio piano di lettura della vicenda anticipando, grazie ad alcuni filmati e immagini proiettati su schermi posti in alto sul palcoscenico, il tema che sarà esplicitato soltanto nella seconda parte dello spettacolo. E’ proprio il tema l’altro aspetto davvero importante di questo lavoro: un tema terribilmente di cronaca da molti anni, scabroso, raccapricciante, con cui si fa fatica a confrontarsi e che infatti non è quasi mai al centro di notizie o inchieste, quasi che gli stessi giornalisti preferiscano non parlarne. L’incontro tra i due sconsciuti funziona come un perfetto chiavistello per aprire una finestra che getti luce su questo tema e sulle sue implicazioni che sono ben sintetizzate dalla domanda che il programma di sala pone in calce alla sinossi: “Quale crimine siete disposti a compiere per salvare chi amate?”
Matteo 19,14. Lasciate che i bambini vengano a me
con Veruska Rossi e Riccardo Scarafoni
di Lorenzo Gioielli
Regia Riccardo Scarafoni
Scene: Emanuela Cignitti
Luci: Giacomo Cursi
Scenotecnica: TNT Srl
Costumi: Lisa Sorone
Aiuto Regia: Leonarda Imbornone
Foto e Video: Patrizio Cocco
TEATRO COMETA OFF di Roma
dal 5 al 17 aprile 2106